BILL VIOLA

Una mostra imperdibile dedicata a un genio della videoarte

DA VEDERE!

1/13/20237 min leggere

Dal 24 febbraio al 25 giugno 2023, Palazzo Reale di Milano presenta una grande mostra dedicata all'uomo considerato un maestro indiscusso della videoarte: BILL VIOLA.

Bill Viola è un rinomato artista multimediale le cui accattivanti installazioni video sono state esposte in gallerie e musei in tutto il mondo. Le sue opere sono caratterizzate dalla loro natura immersiva e stimolante, spesso affrontando temi di spiritualità, emozioni umane e condizione umana. In questo post, ci addentreremo nel mondo di Bill Viola ed esploreremo alcune delle sue opere più notevoli, oltre a presentarti una mostra imperdibile a Milano, Italia.

Bill Viola è nato nel 1951 nel Queens, New York. Come puoi intuire dal suo nome "Viola", proviene da una famiglia italo-americana.

Ha studiato alla Syracuse University, dove ha conseguito una laurea in Belle Arti nel 1973, e in seguito ha frequentato l'Università della California, Irvine, dove ha studiato video sperimentale e musica elettronica.

Attraverso i primi studi di musica elettronica, le potenzialità della performance art e del cinema sperimentale, per oltre 40 anni Viola ha realizzato opere che, attraverso un nuovo linguaggio artistico, affrontano costantemente la vita, la morte e il viaggio intermedio, per esplorare una comprensione più profonda dell'umanità e della sua relazione con l'ambiente, le influenze delle filosofie orientali e occidentali, l'importanza iconica del mondo naturale e molti altri temi.

Le installazioni video di Viola sono rinomate per la loro padronanza tecnica e l'impatto emotivo. Una delle sue opere più notevoli è "The Crossing", una proiezione video su larga scala che raffigura un uomo e una donna che camminano lentamente l'uno verso l'altra prima di scontrarsi in un potente abbraccio. L'opera esplora i temi dell'amore, della perdita e dell'aldilà ed è stata esposta in gallerie e musei in tutto il mondo.

Un'altra potente opera di Viola (e una delle mie preferite) è Catherine's Room (2001), una vista privata nella stanza di una donna solitaria che esegue una serie di rituali quotidiani dalla mattina alla sera. Le azioni della donna sono semplici e mirate e appaiono simultaneamente in diversi momenti della giornata: mattina, pomeriggio, tramonto, sera e notte. Una piccola finestra nel muro rivela una vista del mondo esterno dove sono visibili i rami di un albero. In ogni pannello l'albero è visto in fasi successive del suo ciclo annuale, dai fiori primaverili ai rami spogli. Il mondo fuori dalla finestra rappresenta un altro strato di tempo, trasformando la scena da una registrazione di un giorno nella visione più ampia di una vita legata ai cicli della natura.

BILL VIOLA

La mostra Milanese - Dal 24 Febbraio al 25 Giugno 2023, Palazzo Reale

La mostra milanese offre ai visitatori un percorso in cui si ritrovano a contemplare le profonde questioni che Bill esplora con immagini al rallentatore in cui luce, colore e suono possono creare momenti di profonda riverenza. Emozioni, meditazione e passioni possono emergere dai suoi video, portando lo spettatore in un viaggio interiore.

Questa dimensione emerge, ad esempio, nei suoi video Passions (opere che fanno chiaro riferimento al Rinascimento italiano), che al rallentatore catturano ed estendono dettagli di emozioni umane impossibili da vedere in tempo reale, o in Ocean Without a Shore (2007), un'opera nata a Venezia nella piccola chiesa sconsacrata di San Gallo, che descrive una soglia metaforica del momento di transizione in cui la vita diventa morte.

E poi c'è il dittico video di proiezioni su lastre di granito nero - Man Searching for Immortality/Woman Searching for Eternity (2013) - e opere, appartenenti alla serie Tristan (2005), che raffigurano l'intensità visiva e uditiva della trasfigurazione del fuoco e dell'acqua, accanto a opere raramente esposte in Italia come The Quintet of the Silent (2000), consentendo così al grande pubblico di godere di una varietà di contenuti esclusivi.

Nel polittico Four Hands (2001), le mani di un giovane ragazzo, di una donna e di un uomo di mezza età e di una donna anziana sono viste mentre formano lentamente e deliberatamente una serie di gesti predeterminati. I gesti sono influenzati da una varietà di fonti, dai mudra buddisti alle tavole di chirologia inglese del diciassettesimo secolo. Gli schemi simbolici dei movimenti di tre generazioni di mani - figlio, madre e padre, nonna - descrivono una linea temporale che comprende sia le azioni parallele degli individui nel momento presente sia i movimenti più ampi delle fasi della vita umana.

Catherine’s Room, 2001Color video polyptych on five LCD flat panel displays mounted on wall, 38x246x5,7 cm - 18:39 minutes
Performer: Weba Garretson
Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio

Le installazioni video di Viola spesso incorporano suoni e musica, creando un'esperienza sensoriale completamente immersiva. Un esempio è "The Veiling", una proiezione su larga scala che raffigura una figura avvolta nella nebbia che lentamente scompare nell'oscurità. Il pezzo è accompagnato da una colonna sonora inquietante che si aggiunge all'atmosfera di mistero e trascendenza.

The Veiling, 1995 - Video/sound installation
Two channels of color video projections from opposite sides of a large dark gallery through nine large scrims suspended from ceiling; two channels of amplified mono sound, four speakers - Scrim size: 2.4 x 3.3 m each 30:00 min
Performers: Lora Stone, Gary Murphy
Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio

I video di arte multimediale di Viola sono spesso descritti come spirituali e meditativi, esplorando le emozioni umane profonde e la condizione umana. Le sue opere sfidano gli spettatori a confrontarsi con i propri sentimenti ed esperienze, invitandoli a riflettere sulla natura complessa e spesso contraddittoria della psiche umana.

L'uso di simboli religiosi da parte di Bill Viola nei suoi video è un aspetto significativo della sua arte multimediale. Spesso trae ispirazione dalla sua pratica spirituale, in particolare dal suo interesse per il misticismo orientale e il misticismo cristiano. Le opere di Viola esplorano temi di trascendenza, trasformazione e ricerca di un significato nella vita, e i simboli religiosi sono spesso usati come linguaggio visivo per trasmettere queste idee.

Una delle opere più importanti di Viola che incorpora immagini religiose è "The Messenger", un'installazione video su larga scala che raffigura una figura che si muove lentamente nell'acqua. La figura è coperta da un panno bianco, che ricorda i sudari funebri, e i movimenti sono lenti e meditativi. Il video è accompagnato da una colonna sonora inquietante di canti gregoriani, che si aggiunge al senso di trascendenza spirituale.

Un altro esempio è Fire Woman (2005), un'immagine vista con l'occhio della mente di un uomo morente. La sagoma oscurata di una figura femminile sta di fronte a un muro di fiamme. Dopo diversi minuti, si muove in avanti, apre le braccia e cade nel suo stesso riflesso. Quando le fiamme della passione e della febbre alla fine avvolgono l'occhio interiore e la consapevolezza che il corpo del desiderio non verrà mai più incontrato acceca il veggente, la superficie riflettente si frantuma e collassa nella sua forma essenziale: onde ondulate di pura luce.

Fire Woman, 2005 -Video/sound installation Color high-definition video projection; four channels of sound with subwoofer (4.1) -Projected size: 5,8x3,25 m - 11:12 minutes
Performer: Robin Bonaccorsi
Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio

I video di arte multimediale di Viola sono spesso descritti come spirituali e meditativi, esplorano le emozioni umane profonde e la condizione umana. Le sue opere sfidano gli spettatori a confrontarsi con i propri sentimenti ed esperienze, invitandoli a riflettere sulla natura complessa e spesso contraddittoria della psiche umana.

L'uso di simboli religiosi da parte di Bill Viola nei suoi video è un aspetto significativo della sua arte multimediale. Spesso trae ispirazione dalla sua pratica spirituale, in particolare dal suo interesse per il misticismo orientale e il misticismo cristiano. Le opere di Viola esplorano temi di trascendenza, trasformazione e ricerca di un significato nella vita, e i simboli religiosi sono spesso usati come linguaggio visivo per trasmettere queste idee.

L'uso di simboli religiosi da parte di Viola non si limita al cristianesimo; spesso attinge anche dalle tradizioni religiose orientali. In "The Crossing", la figura raffigurata è circondata da una massa d'acqua vorticosa che ricorda un mandala buddista. L'uso del mandala simboleggia la natura ciclica della vita e l'interconnessione di tutte le cose.

Verso la fine degli anni '80, Bill Viola attraversò un notevole periodo di crisi creativa. Fu allora che iniziò a pensare a un nuovo approccio alla composizione delle immagini attraverso la costruzione di scene vere e proprie, quasi cinematografiche, ispirate alla tradizione artistica occidentale. Ne risultarono dei veri e propri film, completi di scenografie, attori, luci, fotografia e il ruolo del regista.

A differenza di altri artisti della sua generazione, Bill Viola aveva già abbandonato l'eccessiva sperimentazione tecnologica nei primi anni '70, tornando ai fondamenti della tecnologia video (il monitor e la telecamera), per poi andare oltre il mezzo, verso uno studio degli elementi naturali che danno vita a qualsiasi immagine, ovvero luce, tempo e spazio.

L'opera più nota e seminale è stata The Greeting (1995), esposta alla mostra e ispirata alla Visitazione di Pontormo (1528-9). Due donne vestite con abiti del XVI secolo stanno parlando tra loro, quando vengono interrotte da una terza donna che le saluta e le abbraccia.

I movimenti, tutti al rallentatore, si svolgono in un'ambientazione che evoca la pittura di Pontormo, sebbene Viola la definisca "industriale". L'azione, che si è svolta in 45 secondi, si è allungata per oltre 10 minuti. Kira Perov nota, nella sua prefazione al catalogo: "Il tempo è malleabile nelle mani di Bill Viola, dove ogni dettaglio del movimento e dell'espressione facciale e corporea è visibile, e un momento diventa un'eternità".

The Greeting, 1995 - Video/sound installation
Color video projection on large vertical screen mounted on wall in darkened space; amplified stereo sound -Projected image size: 2,8x2,4 m - 10:22 min
Performers: Angela Black, Suzanne Peters, Bonnie Snyder
Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio